Alia, Ves ed i Cavalieri di Draghi

I Draghi dell’Accademia

Oggi è il giorno in cui arriveranno i draghi. Alia è stata svegliata prima dell’alba per sistemare il piazzale di Atterraggio ed Incontro. Ves non riusciva a dormire: anche per un Allevatore, come lui vuole essere, l’incontro con i draghi è un momento importante. Non riuscendo a dormire, è sgattaiolato fuori di nascosto ed è andato ad aiutare Alia. Sono entrambi emozionati. Ves consiglia ad Alia di osservare di nascosto dall’altura lì accanto: lì dove vi è quella conformazione rocciosa.

Per la cronaca: quella formazione rocciosa è la Forza Cangiante…

Infine viene il momento: tutti i cadetti, guidati da Graybar si trovano nei pressi del piazzale, in fermente attesa. Eccoli che arrivano: decine e decine di draghi, di ogni dimensione e colore, guidati da Ivan Mastro Drago a bordo del suo inseparabile drago Carota («Ma perché gli ha dato un nome così ridicolo?» mormora Erik cercando di non farsi sentire). Il suo colore arancione e gli occhi smeraldo spiccano in mezzo a quella moltitudine di forme e colori. Atterrano. Ivan fa un cenno ed i draghi si dispongono in semicerchio. I cadetti vengono chiamati uno ad uno: ognuno di loro deve effettuare l’Avvicinamento e vedere se e quale drago offrirà la sua groppa. Non tutti riesco ad ottenere la fiducia del drago il primo giorno, quindi la cosa si ripercuote per diversi giorni (di solito una settimana). Vediamo i vari cadetti provare: ognuno avvicina i draghi e, lentamente cerca quello suo. Doan con i suoi modi rudi e spicci attira l’attenzione di una Furia Zannuta e, dopo un primo momento in cui sembra che lo voglia divorare, il drago color cristallo lo invita a salire. Grande entusiasmo c’è tra i cadetti. Al turno di Ozzi è un drago multicolore quello che lo accetta: un Macigno Sgargiante, un drago che vola male ma è infallibile a terra. Praticamente invulnerabile, lancia vere e proprie sfere di fuoco contro gli avversari. Erik attira l’attenzione di una Lama Argentata: un drago dal portamento fiero e con gli occhi che sono solo due sfere color oro, prive di pupille. Erik si china alla bestia ed ostenta sicurezza; il drago ricambia l’inchino ed offre la groppa. Tutti i cadetti mormorano che lui sarà un splendida Ala. Al turno di Ves…

Ves porta il braccio alla spalla; «Tir Ber Dragon» pronuncia la formula dell’avvicinamento. Tutti i draghi rispondono ed ognuno si inchina! Ves rimane di sasso insieme a tutti i cadetti e gli istruttori. Ogni drago si fa avvicinare da lui ed ognuno si fa toccare.

«Strano» mormora Ivan; richiama Ves e gli mormora qualcosa all’orecchio. Ves torna tra i draghi, solleva le mani e dice: «DragonFlame!» e tutti i draghi rispondono: si alzano sulle zampe posteriori e ruggiscono e soffiano in un concerto impressionante.

«Come immaginavo – dice Ivan a Graybar – è una capacità da Allevatore o Signore dei Draghi, questa»

«Beh, anche tu…» prova a dire Graybar

«Io non faccio testo: sono stato allevato dai draghi. Ma Ves no: o ha capacità che ignora o ci sta nascondendo qualcosa»

Nonostante l’incredibile affinità che sembra avere coi draghi, nessuno di loro offre la sua groppa a Ves.

***

«Ves – lo chiama Graybar in disparte – quello che hai fatto oggi è stato magnifico, ma non è da cavaliere. Spero per te che non ti stia dimenticando che tu sarai chiamato a difendere Belfiore: un Allevatore non è in grado di difendersi. Tiello a mente. Spero per te siano capacità da Signore» e senza aspettar risposta se ne và.

Più tardi Ves torna in camera. I suoi libri sull’allevamento dei draghi sono stati tutti strappati: segni di artigli e morsi fanno ben capire che è stato un drago, probabilmente la Forza Cangiante.

«Neanche tu vuoi che sia un allevatore?» dice Ves triste, ma poi vede sul tavolo un antico libro. Vi è il timbro della Regia Biblioteca di Belfiore ed il fatto che sia umido è sinonimo che il drago lo ha portato lì. È un libro antichissimo, dalle pagine ingiallite. “Come prendersi cura di un drago” è il titolo.

«Che cosa stai cercando di dirmi?» chiede Ves ma nessuno risponde.

***

Più tardi Alia sta portando un vassoio contenete una teiera, una tazza ed un involucro. Bussa ad una porta.

«Chi è?» chiede la voce di Ivan

«Sono Alia, Ivan Mastro Drago. Le ho portato la sua tisana ed uno spuntino per Carota»

«Un minuto»

Si sente qualche rumore e poi silenzio. Alia accosta l’orecchio alla porta.

«Buono, Carota. Rimani qui» sente dire

«Avanti» dice ad alta voce Ivan.

Alia apre la porta ed entra. Una gigantesca stanza si presenta ai suoi occhi. Davanti a lei vi è un tavolino ed Ivan seduto su una poltrona. Accanto a lui il drago Carota, accucciato, che la guarda. Alia si perde per un momento in quegli occhi verde smeraldo.

«Non guardarlo troppo a lungo» la risveglia Ivan.

«Ah, sì – dice Alia poggiando il vassoio sul tavolino; poi si porta la mano al petto e si inchina – Serva Vostra Ivan Mastro Drago»

«Come mai tu, questa volta?»

«Avrei da farle un paio di domande» dice Alia mentre versa la tisana nella tazza

«Dimmi»

«È vero che i draghi sono pericolosi?»

«No, ma possono diventarlo, se non si sa come prenderli.»

«Vale per tutti? Anche per… la Forza Cangiante?» dice mentre consegna la tazza

«Anche per la Forza Cangiante – risponde sorridendo e prendendo la tazza – Il problema è che nessuno sa come trattarlo»

«Capisco… però se non è pericoloso di per sé…»

«Perché tutte queste domande?»

«Nessuno mi ha detto cosa devo fare se lo dovessi incontrare» si riprende Alia

«Male. Possibile che Enama non abbia pensato alla tua incolumità?»

Alia non risponde, abbassando il capo. Ivan sospira.

«Se dovessi incontrare la Forza Cangiante, rimani immobile. Semplicemente immobile. Se ti è possibile allontanati, ma è meglio se stai immobile, così non rischierai»

«E… se lui si avvicinasse?»

«Lo hai incontrato, vero?»

«No… cioè sì… cioè no…»

Ivan ride.

«Se lo hai incontrato e sei qui a parlarne, significa che ti sei comportata bene. Non c’è altro da sapere» dice.

Alia sorride.

«La ringrazio»

Fa per andarsene, ma viene fermata: «la seconda domanda?»

«Ecco… – dice lei un po’ impacciata – So che non mi devo avvicinare ai draghi, ma ora che sono qui in tanti e spesso si muovono più o meno liberamente… insomma io…»

«Tu sei una mezza fata, Alia, e questo è per te un vantaggio. Forse più che per gli altri. Allunga le mani verso Carota.»

Alia lo guarda perplessa, ma poi ubbisce.

«Mostra i palmi: fagli vedere che non hai nulla in mano e nessuna intenzione ostile»

Alia ubbidisce. Carota avvicina la testa ed annusa. Tira fuori la lingua, dà una veloce leccata e si allontana.

«Vedi? Ha capito subito. Se un drago si comporta come Carota, tu puoi continuare come se non esistesse: caso mai ti avvicinassi, sarà lui ad allontanarsi. Se invece ringhia, allora allontanati e torna un’altra volta. Se ti ignora… beh, fai solo attenzione a non avvicinarti. Pochi umani hanno una forte empatia coi draghi e tu, come mezza fata, sei molto empatica verso di loro»

«E gli altri come fanno?»

«Chi non è addestrato ad avvicinarsi al drago, fa esattamente quello che hai fatto tu, solo impiega più tempo. Ma ora, visto che piaci a Carota, ti permetto di fare una cosa. Prendi il suo spuntino ed offriglielo»

Alia non sta nella pelle alla notizia. Si affretta a prendere l’involucro e lo porge a Carota. Il suo cuore và a mille. Carota l’osserva, avvicina la testa ed apre le fauci.

«Mettiglielo dentro ed allontanati» dice Ivan

Alia ubbidisce. Carota aspetta che si sia allontana e poi chiude la bocca e mangia. Alia guarda ammirata.

***

Più tardi si incontra con Ves.

«Sai? Ho scoperto un paio di cose… – inzia a dire – Che ti è successo?» conclude vedendolo dubbioso.

«Ho parlato con Graybar, Ilius ed Ivan. Hanno ragione loro: fare l’Allevatore può essere pericoloso per me; sarò chiamato a difendere Belfiore e non ne avrei la capacità. Ma a me non piace fare il cavaliere. Non so come uscire da questa situazione»

«Potresti fare lo Scudiero – gli propone Alia – Loro difendono Belfiore come i Cavalieri ma hanno capacità diverse. Molti Allevatori hanno iniziato come Scudieri. L’ho letto su uno dei libri che mi hai dato. Inoltre non ti chiudi alcuna strada: essere Scudiero ti dà molti altri sbocchi possibili e tutti che hanno a che fare coi draghi»

«Ne sei certa?» dice Ves che gli si riaccende la speranza

«Certo! Se gestisci bene la cosa potrai coronare il tuo sogno senza metterti in pericolo» e gli sorride.

«D’accordo: ci proverò» ricambia il sorriso.

Si scambiano altre informazioni e si danno appuntamento alla sera per riferirsi le novità.

Cosa volete vedere? Un discorso tra Alia ed il Drago

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