Ci sarà una volta

Nel Rifugio

La mattina dopo, od almeno dovrebbe esserlo, quando Alba si sveglia inizia a dare la sveglia a tutti. I bimbi e Fortezampa vengono svegliati dalla ragazza con coccole e carezze, mentre gli adulti la spingono via bofonchiando. Tuttavia si alzano dopo alcuni minuti. I bambini, probabilmente è una routine giornaliera, corrono a coccolare Gaia che fa un sacco di fusa. Alla fine il suo pelo è totalmente spettinato. Fanno la stessa cosa con il gatto.

«Su, è ora di lavarsi» dice Alba ad un certo punto.

«Nuuuu! È fredda!» si lamentano i bambini.

«Non più: sono riuscita a portare l’acqua calda»

«Sul serio?» dicono gli adulti e vanno ad occupare, a turno, la stanza al di là della porta che sembra una tenda.

Quando finalmente è il turno di Alba e dei bambini, possiamo vedere che la stanza è dotata di un’enorme vasca da bagno, con accanto una doccia. Alba, dopo essersi dotata di asciugamani ed accappatoi, riempie la vasca, spoglia i bambini e li accomoda dentro. I bambini chiedono che lei faccia il bagno con loro e non devono insistere a lungo. A quanto sembra durante il bagno mattutino i bimbi sono più calmi e preferiscono le coccole a giocare con l’acqua.

Terminato il bagno, la prima ad uscire è Alba; si sciacqua sotto la doccia, scende su un asciugamano, messo per terra in precedenza, ed indossa l’accappatoio. Ora uno per uno i bimbi escono dall’acqua, si sciacquano sotto la doccia, vanno sull’asciugamano e si fanno asciugare da Alba. Il dopo-bagno si svolge come al solito, compreso il solletico ad Alba e le coccole alla bimba-giaguaro. Fortezampa viene invece lavato dopo, con l’ausilio di spugne e pezze. Dopodiché i bimbi si vestono con i vestiti presi dalle valigette. Alba, non avendo portato la sua valigetta, deve accontentarsi della calzamaglia per la parte di sotto mentre per la parte di sopra trova una maglia attillata che sembra fare apposta il paio con la calzamaglia. Sopra tutto rimette il pigiama ed una vestaglia. Fatto ciò, dà a tutti la colazione, prendendo del tè a temperatura ambiente ed alcuni biscotti secchi dalle casse. Durante la colazione Gaia chiede a Sara di cercare qualcosa per i piedi di Alba, visto che se li sta di nuovo congelando. Il robot, infine, riesce a trovare un paio di calzature: sono due corti stivaletti di feltro che sembrano più grossi calzetti un po’ più rigidi del solito, visto che anche la suola è dello stesso materiale.

Dopo colazione ognuno passa il tempo come crede. Alba si è messa seduta in un angolo ad osservare i bimbi che giocano col gatto. Sara le si avvicina.

«Bip?» chiede.

«Come?» risponde Alba.

Sara indica gli adulti, indica i bambini e fa il gesto di separazione.

«Bip?» chiede di nuovo.

«Vuoi sapere perché si tengono lontani dai bambini?»

«Bip!» conferma Sara annuendo.

«In breve: li ritengono contagiosi, troppo maturi per essere bambini e troppo vivaci»

«Bip?»

«Adesso ti spiego. Come ti ha già detto Fortezampa, io, lui e tutti i bambini necessitiamo di costante esercizio fisico affinché i nostri muscoli non ci facciano male. Meno ginnastica apposita fai, più i muscoli ci fanno male. Non credo di saperti spiegare il dolore che si provi. Comunque sia, per gli adulti il problema si è accentuato con l’arrivo dei bambini. Ho provato a spiegargli che il problema era presente anche prima ed è solo con loro che ho trovato la soluzione, ma non c’è stato verso: per loro i bambini portano chissà cosa. A questo aggiungiamo il fatto che, per loro, l’affiatamento dei bambini è qualcosa di anormale e come tale li vedono, penso, come dei piccoli mostri. Infine non sopportano la loro vivacità, nonostante sia normale per la loro età. Trovo assurde tutte e tre le motivazioni, eppure ciò ha creato un muro tra loro ed i bambini. Essi lo capiscono e ne soffrono. Per fortuna hanno me, da me si rifugiano ed ottengono quell’amore che cercano. Credo mi considerino una specie di mamma»

«Bip!»

«Voglio confessarti una cosa – prosegue Alba dopo una pausa – Io voglio molto bene a questi bambini, ma badare a 75 bambini richiede molto impegno ed energia e non sempre riesco a seguirli come si meriterebbero. Certe volte, quando la fatica è tanta, mi chiedo se ne vale la pena o se sto sbagliando tutto. Poi mi basta guardarli, guardare la loro gioia ed i loro sorrisi e ho la mia risposta: sì, ne vale davvero la pena! Ogni loro sorriso, ogni loro abbraccio mi ripaga abbondantemente di qualsiasi fatica!»

«Bip!»

In quel momento Alba si sente osservata, si volta e vede che tutti i bambini si sono avvicinati e la guardano intensamente; alcuni hanno gli occhi lucidi. Alba si chiede da quanto sono lì e se hanno sentito tutti i suoi discorsi.

«Serve qualcosa?» prova a chiedere, non sapendo che dire.

«Ti vogliamo un mondo di bene!» dicono i bambini saltandole in braccio.

«Piano – ride Alba sommersa dai bimbi, cercando di abbracciarne il più possibile – Non riesco ad abbracciarvi tutti insieme»

Per il resto c’è poco da dire: faranno ginnastica, faranno il bagno, studiano, giocano, pranzano ed ascoltano fiabe fino a pomeriggio inoltrato, quando, finalmente, suona il campanello e la luce gialla sul congegno si accende. Alba prepara i vestiti piombati, gli strumenti musicali e preme il pulsante rosso quando è il momento. Negli occhi di Sara si forma una scritta: “Rilevata attività radioattiva. Analisi… livello di radiazioni sopra qualsiasi scala conosciuta, sicuramente letale”.

Quando inizia la musica e gli occhi di Gaia e Fortezampa si dissolvono, altre scritte appaiono negli occhi di Sara: “Rilevata attività psionica. Analisi… attività psicocinetica, microcinesi, livello sub-molecolare, potenza 100/1000 in crescendo esponenziale… livello subatomico, potenza fuori scala! Diminuzione dell’attività radioattiva in modo esponenziale… impossibile analizzare l’attività psionica: tutti i parametri fuori scala! Attività radioattiva in dissoluzione… nessuna attività radioattiva rilevata, nessuna radiazione rilevabile in ogni luogo. Paragonabile a tempesta mai passata! Attività psionica in diminuzione con la diminuzione della musica… nessuna attività psionica rilevata”

Gli occhi di Gaia e Fortezampa sono tornati normali con la fine della musica. Alba rimuove i vestiti piombati e dà disposizioni per le pulizie. Lei penserà alla Nursey, la casa della campana ed il resto che le compete dopo che si sarà vestita.

Per il resto della giornata Sara osserva ed aiuta nelle varie operazioni di pulizia. Grazie anche al suo aiuto, Alba riesce ad andare a letto ad un orario relativamente decente.

Durante la notte, Sara trasmette i dati. Infine va a dormire.


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