Progetto Umano!

Capitolo 7: Tutti al mare!

Lulù, Daryl, Celeste e Principe stanno camminando per il parco. Oggi è una giornata calda: Lulù e Celeste indossano un vestitino a canottiera dalla gonna corta e dei sandali. Celeste li ha celesti, Lulù li ha gialli. Daryl e Principe indossano una canottiera e dei pantaloncini short ed anche loro indossano i sandali. Daryl li ha blu, Principe rossi. Parlano di varie cose, Lulù principalmente di quanto è felice di avere Daryl, fin quando Celeste non le sfugge un commento:

«Certo che è una splendida giornata; molto calda ma non afosa e con un cielo terso e di un blu splendente. Una giornata ideale per il mare»

«Ma lo sai che è una splendida idea? – risponde Lulù – Vieni Daryl, andiamo – afferra il robottino per la mano e lo trascina via – Avvertite voi Nanny»

«Contaci. E divertitevi!» dicono Celeste e Principe.

Di nuovo lo strano suono quando escono dal parco.

«Signor Bianchi! Mare!»

«Sacche Cobalto!»

Ed un attimo dopo sono di nuovo nella strana macchina dai vetri scuri. Senza perdere tempo Lulù si spoglia e spoglia Daryl; entrambi indossa i costumi da bagno. La bambina mette la crema solare al robottino e poi se la fa mettere. Infine scendono. Si trovano su una lunga strada in discesa, davanti ad un muretto su cui vi è un varco che dà su una spiaggia dorata con un mare azzurro. Accanto al varco vi è segnato il numero 16. Daryl si volta e la macchina è scomparsa. In quel momento Lulù lo prende per mano e lo trascina sulla spiaggia fino al bagnasciuga.

«Bagno o castello di sabbia?» gli chiede.

«Castello di sabbia e poi bagno» le risponde.

Finito il castello di sabbia, hanno appena messo i piedi a bagno che si sentono chiamare. Una bimba sta correndo loro incontro dal bagnasciuga. È più piccola di Lulù, avrà sei o sette anni, ha gli occhi azzurri ed i capelli rossi corti, carnagione dorata e visino tondo. Ha anche lei un costume da bagno e la pelle bagnata.

«Bentornata Lulù!» dice abbracciandola con foga.

Lulù ricambia l’abbraccio e si stringono per quasi un minuto; poi Lulù presenta la bambina a Daryl.

«Chiara, Lui è Daryl, il mio robottino da compagnia; Daryl, lei è Chiara, baby bagnina di Mare Azzurro e Spiaggia Dorata – indica sia il mare che la spiaggia – nonché mia amica»

«Piacere di conoscerti» dice Daryl inchinandosi.

Chiara lo guarda per un momento sorridente e poi lo abbraccia.

«Io sempre abbraccioni! – dice e quando Daryl ricambia, aggiunge – Benvenuto Daryl. Vedrai che ci divertiremo un mondo»

Dopodiché vanno tutti e tre a farsi il bagno.

Stanno giocando in acqua da qualche minuto, quando dal varco giunge un gruppetto di bambini in costume da bagno. Chiara corre ad abbracciarli tutti e dà loro il bentornato. Poi è il turno di Lulù che, alla fine dei saluti, li presenta a Daryl. Il gruppetto è formato da due bambini di 6 anni, tre di 7, quattro di 8 ed una di 9. Sono tutti diversi l’uno dall’altro, sia per aspetto che per carnagione, ma portano tutti i capelli corti, eccetto Nina, la più grandicella, che li porta lunghi fino alle spalle. Finite le presentazioni, vanno tutti a farsi il bagno. In pochi minuti Nina si dimostra essere il capo del gruppo, prendendo le redini di tutti e guidandoli in vari giochi, sia in acqua (salta-onde, sfida-onde, saltaincielo, tuffi ed altri), sia in spiaggia (beach volley, castelli di sabbia, abbronzature, sabbiature ed altri).

«Il tuo robottino soffre il solletico?» chiede ad un certo punto Nina a Lulù.

«Credo di sì, ma perché non lo chiedi a lui?»

«Beh, è un robot ed è tuo…» Nina è in evidente imbarazzo.

«Ah, no, non farti problemi: Daryl sarà felice di essere anche tuo amico»

Un po’ scettica, Nina si rivolge a Daryl.

«Soffri il solletico?»

«Sì, perché?»

«Ti piace riceverlo?»

«Non saprei. Di solito sono io a farlo a Lulù. A lei piace tanto. Ma non capisco il perché della domanda»

«Ti sarà chiaro tra poco. Posso provare?»

«Va bene… eh! Eh! Eh!» inizia a ridere quando Nina lo solletica sul collo.

Poi Nina passa alla pancia, ai piedi alle ascelle e così via facendo sganasciare Daryl dalle rissate. Alla fine, soddisfatta, Nina annuncia: «Battaglia di solletico!»

E giù in un tutti contro tutti a farsi un mucchio di solletico. Alla fine Chiara ne esce vincitrice.

«Voglio la rivincita!» dice Nina saltandole addosso appena ripreso fiato.

Continueranno così fino al suono di una campana.

«Sono arrivati!» annuncia Chiara interrompendo il gioco.

Guidati dalla baby bagnina tutti i bimbi trottano lungo il bagnasciuga fino a raggiungere una barca con due persone: un uomo coi capelli grigi ed una donna dai capelli rossi.

«Squadra Piccoli Esploratori d’acqua a rapporto» dice Chiara mettendosi sull’attenti.

«Bentornati – dice la donna – Uh! Vedo che abbiamo un aggiunta. Come ti chiami?»

«Daryl»

«È il mio robottino da compagnia» aggiunge Lulù.

«Un robottino? Ah, sì, sì, ne ho sentito parlare. Perfetto! Tutti a bordo!»

In bambini vengono caricati sulla barca che viene spinta in acqua. Grazie ad un motore fuoribordo, la nave si avvicina velocemente ad una nave ormeggiata al largo.

«Stai per diventare un Piccolo Esploratore d’Acqua – dice Lulù a Daryl – Ti spiegherò tutto a bordo»

In pochi minuti, grazie ad una scaletta, i bambini sono tutti sulla nave. Mentre si effettuano le operazioni per la partenza, Lulù mostra a Daryl tutta la nave: la cabina guida, la sala nautica, il punto ristoro, l’osservatorio del fondale, nonché ovviamente il ponte esterno.

«Bene Daryl – dice Lulù – i Piccoli Esploratori d’Acqua sono dei bambini che esplorano il fondale ed imparano tante cose sulla vita acquatica. Non è come il campo dei Lupetti perché qui si finisce tutto in poche ore, ma sarà comunque interessante. Ti mostrerò anche una grotta segreta che solo io e Chiara conosciamo. Ora riuniamoci agli altri: Jennifer sta per fare il punto»

Jennifer, la donna dai capelli rossi, ha riunito tutti i bambini nella sala nautica.

«Piccoli Esploratori d’Acqua – esordisce – Quest’oggi esploreremo il Fondale Arcobaleno. Troverete un sacco di cose belle ed interessanti, una grande varietà di pesci e, se siamo fortunati, avvisteremo anche lo Squalo Variopinto. Se lo incontriamo, mi raccomando, non avvicinatevi. Benché non sia aggressivo, la sua pelle è affilata come un rasoio, pensate che la usa per scavare il fondale alla ricerca dei molluschi di cui si nutre. Ed ora tutti all’osservatorio del fondale»

Tutti si spostano nella sala dove vi è un grande vetro che mostra il fondo marino. Circa 20 minuti dopo il fondale inizia a mostrare diverse collinette dei 7 colori dell’arcobaleno. I bimbi non si tengono più dall’emozione. Jennifer consegna loro i collari-respiratori e subito dopo tutti si tuffano in acqua. Il fondale è un tripudio di colori, piante ed animali che i bimbi osservano e qualche volta punzecchiano facendo scappare diversi pescetti. Dopo diverso tempo notano una figura scura e dopo un attimo fa la sua comparsa lo squalo. Daryl rimane stupito a vedere i sette colori dell’arcobaleno distribuiti su tutto il corpo dello squalo. È più piccolo di un uomo ma più grande di un bambino. Passa sul fondale spaccando terra e pietre con pelle e pinne, infilando il muso nelle buche che crea alla ricerca di cibo. I bambini rimangono ad osservarlo fin quando non scompare dietro una duna. Pochi secondi dopo, come se qualcuno avesse dato il “liberi tutti”, i bimbi si sparpagliano per giocare. Lulù prende per mano Daryl e lo porta in disparte, facendogli segno di fare silenzio. Lo porta dove vi è una corrente che li trascina per diversi metri all’interno di un tunnel. Quando riemergono, si ritrovano all’interno di una grotta sottomarina, con al centro un isolotto colmo di mille oggetti, preziosi e non. Lulù si toglie il collare-respiratore e sale sull’isolotto, aiutando poi Daryl a fare altrettanto.

«Eccoci a Grotta Segreta – dichiara Lulù – Qui Chiara custodisce tanti oggetti che trova o gli vengono dati. Mi ha mostrato la grotta perché sa che io non prenderò niente; e lo stesso vale per te»

«Certamente»

«Benissimo – continua la bimba mettendosi un cappello in testa – allora giochiamo ai pirati!»

Giocano per oltre un’ora, fin quando Chiara non viene a chiamarli.

«Sapevo che eravate qui – dice facendo capolino dall’acqua – Coraggio: è ora di rientrare»

«Oh uffa! – si lamenta Lulù poggiando tutte le cose che aveva preso – Sempre sul più bello»

Indossa il suo collare-respiratore ed insieme a Daryl si rituffa in acqua. Portati fuori dalla grotta da un’altra corrente, i tre nuotano fino a ricongiungersi con gli altri e cinque minuti dopo, sono di nuovo tutti sulla nave. Al Punto Ristoro fanno merenda mentre raccontano tutto quello che hanno visto ed imparato; è una caciara indescrivibile. Infine sono tutti sul ponte esterno ad ammirare il mare mentre la nave fa un breve giro dei dintorni prima di riaccompagnarli a riva.

«Chi vuole un gelato?» propone Chiara dopo che Jennifer si è allontanata.

«Io!» è la risposta unanime.

Camminano tutti sul bagnasciuga fino a raggiungere la casa di Chiara o, per meglio dire, la veranda che dà sulla spiaggia. Vi sono panche a dondolo, sdraio e puff di vario tipo, nonché un tavolo con diverse sedie intorno. Mentre gli altri bimbi si accomodano, Daryl segue Chiara per aiutarla a prendere i gelati. La casa di Chiara è piccolissima: oltre la veranda vi è un salotto con un telefono, un divano ed un tavolo con diverse sedie. Una porta dà all’ingresso sulla strada, formato da una ringhiera con una sedia a dondolo nelle vicinanze; un’altra porta dà alla “stanza di riposo” di Chiara; infine vi è la porta della cucina, praticamente deserta, eccettuato l’immenso frigo pieno di bibite e gelati. Daryl pensa che Chiara condivida un segreto molto simile a quello di Celeste e Principe. La baby bagnina prende un vassoio da una credenza ed insieme a Daryl riempiono le coppette col gelato per poi portarle in veranda. Mentre ognuno si gusta il proprio gelato, si parla del più e del meno; Lulù parla sempre di Daryl. Più tardi i vari bambini salutano e si allontanano, lasciando soli Lulù, Daryl e Chiara. Dopo qualche minuto passato sulla veranda, Lulù chiede:

«Posso usare il telefono?»

«Certo!» risponde Chiara.

«Ciao Nanny! Sono al mare. Varco 16 della strada pedonale. Sì, c’è anche Daryl. Senti, per tornare… ah sì? Certo! D’accordo. Ti aspetto. Grazie, grazie, grazie – riempie di baci la cornetta e riattacca – Nanny ci viene a prendere al Varco 16 e, se la conosce bene, vorrà passare un po’ di tempo al mare anche lei. Chiara, tu…?»

«Vi accompagno al Varco 16 – l’anticipa la bambina – e sto con voi a giocare fino al giusto momento. Però prima di tuffarmi in acqua voglio fare un castello di sabbia»

«Mi inviti a nozze» risponde Lulù.

Più tardi, a Varco 16, terminato il castello di sabbia, Lulù, Daryl e Chiara sono andati a giocare sul bagnasciuga tra le onde. Cinque minuti dopo Lulù sbadiglia, si sdraia sul bagnasciuga e, lambita dalle onde, si addormenta.

«Fine della magia – dice Chiara a Daryl – Aiutami a portarla un po’ più a riva o l’alta marea rischia di affogarla»

«Che intendi dire con “fine della magia”?» chiede Daryl mentre l’aiuta.

«Sai che Lulù si scorda come è giunta fin qui quando si risveglia?»

«Sì, anche se…»

«Bene, questo è quello che chiamo “fine della magia”: quando Lulù si risveglia, io devo essere già tornata a casa e tutto ciò che ha fatto, sfumare come un sogno»

«Ma perché?»

«Non lo so di preciso. Ha a che fare con un incidente che ha avuto nel passato e che non vogliono che lei ricordi»

«Chi?»

«Coloro che mi hanno assegnato a questa spiaggia. Magari un giorno ne riparleremo: ora devo andare – abbraccia il robottino – e salutami Lulù» conclude prima di allontanarsi di corsa.

Daryl si siede accanto a Lulù, pensieroso.

Poco più tardi la bimba si sveglia stiracchiandosi. Si mette seduta e chiede a Daryl come sono giunti lì. Daryl risponde che non lo sa e le manda i saluti di Chiara. Lulù sospira.

«Poverina – dice – È come Celeste e Principe: deve pensare a tutto lei perché non ha i genitori. Solo che io posso aiutare Celeste e Principe mentre con lei posso solo ogni tanto venir qui a giocare, se no chissà dove la porteranno»

«Chi?»

«I suoi tutori, no? Coloro che l’hanno assegnata qui, non possono che essere i suoi tutori, no?»

«Sì – la voce di Daryl è poco convinta – forse sì»

«Su, Daryl – dice la bimba alzandosi – facciamo un altro castello di sabbia, in attesa di Nanny»

L’hanno appena abbozzato che Nanny arriva. Lulù le salta in braccio e, tra un “ti voglio bene” ed un altro, la riempie di baci. Subito dopo Nanny si toglie il copricostume ed i sandali e va in spiaggia. Aiuta i due bambini a finire il castello di sabbia e poi vanno tutti a farsi il bagno. Dopo più di un’ora, Nanny riesce a convincere Lulù che è ora di andare. Proseguono lungo il bagnasciuga fino alla casa di Chiara, ora completamente chiusa. Lì vicino ci sono alcune docce che Nanny, Lulù e Daryl usano per levarsi il sale di dosso. Indossati i copricostume ed i sandali, i tre raggiungono la strada e fanno sosta ad un bar, prima di dirigersi in stazione e prendere il treno. A casa si faranno un bagno e poi Nanny e Daryl faranno un mucchio di solletico a Lulù.

Interludio

«Uau! – commenta Doroty alla fine del racconto – Certo che Lulù è incredibile: va alla spiaggia proprio per dare un po’ di svago a Chiara»

«Già. Ti ho detto che ha un grande cuore – finisce di chiudere la copertura – Ecco fatto. Giudizio finale» conclude porgendole uno specchio.

«Sono più bella di prima!» commenta Doroty dopo essersi rimirata.

«Mi fa piacere. Ed adesso: prova morbidezza»

Si abbracciano.

«Sei perfetta – mugugna Daryl stringendola a sé – Non ti mollo più!»

Doroty ride.


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