Un’Amicizia Oltre i Confini

Akiko: Scaglie di Drago!

Un giorno Mud va nei boschi dove abita Akiko. Ha con sé un grosso cesto da riempire. Cammina per i sentieri cercando, quando si accorge di alcune trappole scattate a vuoto.

Strano” pensa.

Dopo cinque minuti sente la voce di Akiko.

«Mud! Sei tu, vero? Mi dai una mano? Sono incastrata!»

«Arrivo» risponde Mud seguendo la voce.

Si ferma al limitare di una fossa e fa un salto: la fossa è piena di enormi spuntoni ed Akiko si trova lì in mezzo! È sdraiata in mezzo ad alcuni spuntoni spezzati, con sopra diversi tronchi d’albero chiodati. Diverse lance sono piantate tra la bambina ed i tronchi ed alcune giacciono a terra rotte. Akiko sorride a Mud ed agita una manina in segno di saluto.

«Stai bene?» chiede Mud che non sa se essere stupita o preoccupata.

«Perfettamente! Solo che… Hissa! – fa per spostqare i tronchi che non si muovono di un millimetro – Non riesco a muovermi. Non mi va di stare qui fino a sera, quando tornerà papà. Mi dai una mano?»

«Certo! Vado a prendere corda e carrucola. Aspettami»

«E chi si sposta»

Ci vogliono almeno due ore di lavoro per liberare la bambina. Ognuno di quei tronchi peseva almeno un quintale: Akiko avrebbe dovuto esserne schiacciata dal peso ed invece è lì, fresca come una rosa. Tutti gli spuntoni, i chiodi e le lance che avrebbero dovuto colpirla, sono deformati e spezzati come se avessero impattato contro qualcosa di più duro di loro. Quando la bambina emerge, solo i suoi vestiti sono completamente distrutti; lei non ha un graffio.

«Guarda che disastro – dice Akiko – Pure le scarpe ho distrutto. Accompagnami a casa: mi devo cambiare»

«Ma come sei finita lì dentro?» chiede Mud mentre camminano.

«Sai che aiuto papà a controllare che nella foresta sia tutto pulito. Solo che questa volta non lo era: ho trovato un sacco di trappole nella mia zona. Tagliole, lacci, spuntoni, lance… mi sono messa a farle scattare. Solo che l’ultima sembrava un semplice laccio ma quando l’ho fatta scattare, è venuto giù il finimondo»

«Dovresti stare più attenta: potevi farti molto male»

«No, quello no: sono indistruttibile! Però hai ragione sul fatto che devo stare più attenta: non è bello rimanere immobilizzata fino a notte»

Entrano dentro casa. Akiko getta via tutti i vestiti. Mud nota sulla schiena della bambina un tatuaggio raffigurante un drago! È molto vivido e colorato, occupa tutta la schiena e sembra voglia avvolgere e proteggere la bambina.

«Scaglie di Drago!» mormora Mud.

«Hai detto qualcosa?»

«Bel tatuaggio!»

«Grazie! Ma me lo dici tutte le volte»

Va nell’altra stanza ed un attimo dopo fa capolino.

«Però continua a dirlo!» aggiunge con un sorriso.

Poco dopo la bambina torna con dei nuovi vestiti addosso, identici ai precedenti, e con un rotolo in mano.

«Aggiorniamo la mappa» dice ed inizia a segnare le varie trappole che ha trovato.

«E questa è una trappola per dinosauri» conclude quando arriva all’ultima.

«Credo fosse una trappola per orsi» fa notare Mud.

«Così grande? No, no, è per dinosauri – pausa – Fatto!» dice riavvolgendo la mappa e la porta nell’altra stanza.

Torna dopo un attimo.

«Allora – dice – ora ci sono tre cose importanti da fare. La prima è strapazzarti di coccole!»

Mud sorride, allarga le braccia e la bambina l’afferra ed inizia a coccolarla. La riempie di baci, abbracci, carezze e grattini. E dopo avergliene date tante, tante e tante, inizia a farle il solletico da tutte le parti. Mud inizialmente lascia fare, sganasciandosi dalle risate, ma poi passa al contrattacco ed in breve domina sulla bambina, solleticandola per ogni dove.

«Mi arrendo! Mi arrendo!» ride Akiko dopo alcuni minuti.

«Sono invincibile nelle battaglie di solletico!» dice Mud allegra, facendo segno di vittoria.

«Allora – dice Akiko appena ripreso fiato – la seconda cosa importante – la prende per mano – vieni – escono di casa – Non so se sai che io sono indistruttibile: non posso affogare, non posso bruciare, non posso farmi veramente male. Se una tagliola mi prende, è la tagliola a spezzarsi. Questo non significa che non sento il fuoco bruciare, non senta soffocarmi o che non senta dolore. Solo che di fatto non c’è niente. È tutta impressione. Sono indistruttibile!»

«E non ti sei mai chiesta il perché?»

«Papà dice che ho un Drago che mi protegge. Dato il tatuaggio – si indica le spalle – io penso sia vero e credo che questo Drago sia dentro di me, anzi sia parte di me»

«Un “io interno”?»

«Sì, qualcosa di simile. Ora, io penso che bisogna ogni tanto ringraziare questo Drago, specie quando mi capitano cose come quella di oggi, così lui si sente soddisfatto e continuerà a proteggermi»

«E come pensi di fare?»

«E qui è la parte difficile. Di solito cerco di mettermi in contatto con lui, concentrandomi appositamente durante il bagnetto ma… ci riesco solo una volta su cinque e solo per poco tempo»

«È tanto una volta su cinque»

«No, è poco. Sybrey, però, mi ha detto che tu l’hai aiutata a mettersi in contatto con il suo Drago. Quindi potresti aiutare anche me. Così lo posso accarezzare, abbracciare e coccolare e siamo tutti felici. Che ne dici?»

«Che ci possiamo provare. Ma dovrai fare tutto quello che ti dico»

«Questo era scontato. Va bene se lo facciamo durante il bagnetto?»

«Va fatto durante il bagnetto»

Akiko sorride felice.

Arrivati al laghetto Akiko si spoglia e va in acqua. Si faranno il bagnetto, giocheranno a schizzarsi ed a solleticarsi (Mud vince); infine Mud fa mettere Akiko seduta su una roccia, con i piedi in acqua.

«Adesso, Akiko, chiudi gli occhi e respira profondamente. Pensa al tuo Drago. È dentro di te. Raffiguratelo. Raggiungilo. Concentrati, coraggio…»

Dopo un attimo inizia a passare le sue manine sulla schiena di Akiko, seguendo il tatuaggio.

«Oh, sì! Che bello!» dice Akiko venendo scossa da brividi di piacere.

«Coraggio, Akiko, il tuo Drago è lì. Abbraccialo. Accarezzalo. Brava»

In realtà la bambina sta abbracciando ed accarezzando Mud ma immagina che lo stia facendo al Drago tatuato nella schienza e che lui si stia strofinando su di lei, causandogli brividi di piacere. Mud continua a massaggiarle la schiena ed il tatuaggio sembra risplendere. Akiko si sente felice e sente il suo Drago felice. Non sa quanto tempo passa prima di rendersi conto di essere abbracciata a Mud.

«Oh! – esclama – Stavo accarezzando te?» chiede conferma.

«Sì e no – risponde Mud – Io facevo da tramite. Per metterti in contatto col tuo Drago, ti mancava una sensazione tattile: avevi bisogno di qualcosa da abbracciare ed accarezzare. Io ti ho fornito questa sensazione tattile: accarezzando me, hai accarezzato il Drago e viceversa»

«Oh! Anche per il massaggio?»

«In un certo senso. Però la Signorina dice che sono molto brava nei massaggi. Credo di aver massaggiato sia te che il Drago»

«Dovremmo farlo più spesso»

«Se vuoi, ti massaggio un’altra volta»

«Sì!»

Mud ricomincia a massaggiare e la bimba si lascia trasportare dal piacere.

«Qual’era la terza cosa importante?» chiede Mud dopo alcuni minuti.

La bimba spalanca gli occhi.

«Me la stavo scordando! – dice balzando in piedi – Dov’è il tuo cestino? Dobbiamo riempirlo! Non voglio che ti puniscano perché io ti ho fatto perdere tempo»

«Tu non mi fai perdere tempo»

«Io lo so ma gli altri non lo sanno – si guarda intorno – L’abbiamo lasciato a casa, vero?» e scappa via senza aspettar risposta.

«Aspetta! – strilla Mud inseguendola – I vestiti!»

Un’ora dopo Akiko, coi vestiti indosso, porta il cesto di Mud pieno di roba. Lo poggia ai piedi della creaturina.

«Fatto! – dice – C’è tutto»

«Sei una brava bimba» dice Mud sorridendole.

«Lo so! – dice Akiko contenta – Ma tu continua a dirlo!»

Poi è il momento di studiare ed infine di giocare.

«Oggi tuo padre fa tardi» nota ad un certo momento Mud.

«Sì, non sarà qui prima di sera. Ci devono essere dei problemi. Niente di cui preoccuparsi, però. Senti… puoi rimanere ancora un po’ con me?»

«Sì perché mi hai riempito il cesto»

Akiko sorride felice.

«Allora – dice – che ne diresti di farmi di nuovo un massaggio? Io in cambio ti strapazzo di coccole»

«Affare fatto!»


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