Una Storia

Darkmoor

A quelle parole Valis le corse incontro a leccarle una mano in segno di ringraziamento

« Sei molto coraggiosa » le disse Elder

« No, sono incosciente » le rispose Anna

« Sappi comunque che non sarai sola nel viaggio. Criniera D’Argento ti accompagnerà »

« Bene! » disse Anna che in cuor suo era contenta di avere l’unicorno come compagno di viaggio.

« Valis, potresti lasciarci soli un momento? » chiese Elder

« Certamente » rispose Valis e si allontanò

« Vieni Anna – riprese Elder – ti darò alcune indicazioni. Io conosco solo le prime due tappe del vostro viaggio: per prima cosa andrai nei boschi a nord; lì troverai un’antica biblioteca. Essa è guardata da un troll; dovrai convincerlo a darti il libro che parla dell’Albero della Vita. È un libro magico e mostra solo ciò che può, per così dire, interessare al lettore. Subito dopo andrai ad est a trovare la Fata delle Nebbie; non è malvagia, ma prenderla sottogamba potrebbe risultare pericoloso. Lei ti darà un oggetto che ti sarà utile durante la ricerca. Da lì in poi dovrete proseguire seguendo le indicazioni del libro. È tutto chiaro? »

« Sì »

« Sappi che nel tuo viaggio potrai trovare anche amici disposti ad aiutarti »

« Meno male » disse Anna sorridendo.

Elder ricambiò il sorriso.

« Partirai domani, se sei d’accordo »

« Certo »

« Bene, penso non ci sia altro »

« Allora potresti presentarmela » proruppe una voce che fece gelare il sangue ad Anna.

Voltandosi vide un uomo alto e robusto dai lunghi capelli corvini e gli occhi neri come la notte; indossava un abito con ricamato sopra uno strano simbolo: una serpe avvolta in spira con la testa scheletrica, la lingua biforcuta e le zanne velenose estremamente lunghe; nelle orbite della serpe vi erano delle fiamme. L’uomo indossava anche un anello nella mano destra ed un lungo mantello scendeva dalle sue spalle.

« Cosa vuoi Darkmoor? » chiese Elder in tono arrabbiato

« Sono venuto a conoscere la nuova Prescelta » rispose Darkmoor in tono ironico

« Vattene! Qui non hai alcun potere! »

« Oh, certo! Qui sei tu la padrona ed il povero Darkmoor non ha alcun potere e non può fare nulla… – fece schioccare la lingua dentro il palato – Ma io mi chiedo: per quanto tempo ancora? »

A quelle parole Elder si voltò preoccupata verso il sole ed il suo sguardo divenne di terrore quando si accorse che l’ultimo raggio di sole spariva nell’acqua.

Elder fu avvolta da una spirale di luce ed al posto della fata ora vi era una piccola topolina di campagna…

« Tempo scaduto! – disse Darkmoor in tono beffardo – Ed ora sparisci! » fece un cenno con la mano e la topolina fu come afferrata e lanciata via.

Fu solo allora che Anna si accorse che anche l’ambiente era cambiato: gli alberi erano divenuti secchi, i cespugli spinosi, l’erba scomparsa.

« Ed adesso veniamo a noi » disse Darkmoor

« C… Che vuoi da me? » chiese Anna cercando di mostrarsi coraggiosa, ma sapendo di aver paura.

« Oh, non preoccuparti: nulla di piacevole! – iniziò Darkmoor ed ad ogni parola avanzava, mentre Anna indietreggiava – E così tu saresti la nuova Prescelta? Colei che dovrebbe far rifiorire l’Albero della Vita? Colei che dovrebbe, pfui, sconfiggermi? Bene, vediamo se hanno ragione! – cambiò improvvisamente tono di voce – Mostrami l’animale che è in te! » e puntò la mano verso Anna.

Anna fu avvolta da una spirale di luce, mentre sembrava che qualcosa dentro di lei stesse crescendo per farla esplodere! Dopo un attimo tutto finì ed Anna si accorse che qualcosa era cambiato. Poi vide Darkmoor iniziare a ridere; ne approfittò per voltarsi verso l’acqua e cacciò un grido quando si accorse di essere diventata un cigno!

« Un cigno! Volevano che un cigno potesse battermi! – ricominciò Darkmoor – Sai, mi divertirò a vederti soffrire! » e si avvicinò

« Lasciala in pace! » la voce di Criniera D’Argento proruppe potente

Darkmoor si voltò

« Criniera D’Argento. Amico mio… » disse in tono ironico

« Non sono tuo amico! E ti ordino di lasciarla in pace! » rispose Criniera D’Argento

Darkmoor si volse completamente, voltando le spalle ad Anna

« Tu vuoi dare ordini a me? » disse in tono tra il risentito ed il divertito.

Anna sentì nuovamente la voce nella sua testa, ma questa volta capì che era Criniera D’Argento a parlarle mentalmente:

« Scappa! Penso io a trattenerlo! »

« Non ti temo, Darkmoor! Ti attendo a piè fermo! » disse Criniera D’Argento ad alta voce

« Vuoi fare il coraggioso? – disse Darkmoor – Sei solo uno stupido! » puntò la mano verso l’unicorno ed egli fu subito avvolto da una luce rossa. Un nitrito di dolore proruppe dalla bocca di Criniera D’Argento e vacillò ma si riprese

« Scappa! Non riuscirò a trattenerlo a lungo! » comunicò nuovamente mentalmente ad Anna. Ma Anna continuò a non muoversi.

« Credo proprio che mi farai divertire » disse Darkmoor; fece un altro gesto e la luce che avvolgeva Criniera D’Argento aumentò d’intensità; in contemporanea dei tentacoli uscirono dal terreno avvolgendo Criniera D’Argento e sbattendolo a terra, poi la loro morsa iniziò ad aumentare d’intensità.

Questa volta la voce mentale di Criniera D’Argento era contornata di tutto il dolore che provava:

« Non pensare a me! Scappa! »

Questa volta Anna ubbidì, dispiegò le ali e volò via, verso l’orizzonte dell’acqua; nella sua testa ancora rimbombavano i nitriti, l’angoscia ed il dolore di Criniera D’Argento.

Anna era terrorizzata, non sapeva che fare, dove nascondersi…

« Ehi stupida umana, prendi questo » la voce di Crow la fece sobbalzare, poi vide che egli portava tra le zampe un fiore; lei lo prese.

« Ti proteggerà dallo sguardo magico di Darkmoor – gli disse Crow – Ora trovati un nascondiglio » e se ne andò.

Anna continuò a volare per cercare un rifugio; trovò una grotta che sorgeva dal pelo dell’acqua, vi entrò dentro e si nascose dietro una roccia. Lì strinse il fiore che teneva in bocca, sperando che Crow non gli avesse voluto giocare un brutto scherzo, ed attese. I secondi le sembravano minuti ed i minuti ore. Mentre aspettava gli sembrò di percepire tutto il dolore che Criniera D’Argento stava provando, gli sembrava di sentire Darkmoor divertirsi a torturare Criniera D’Argento, di sentire il suo stupore quando si accorse che lei era scappata, la sua rabbia crescere e rivolgersi contro Criniera D’Argento, il dolore di Criniera D’Argento esplodere all’inverosimile; percepì che Darkmoor la stava cercando… E mentre percepiva tutto questo Anna tremava, tremava e piangeva dalla paura e dal dolore che percepiva. Tutte queste sensazioni durarono ore che a lei sembrarono eterne, poi di colpo percepì la calma, come se il pericolo fosse passato. Ancora visibilmente scossa, Anna rimase qualche minuto nel suo nascondiglio, poi, camminando sul pelo dell’acqua, tornò verso la riva, dove aveva lasciato Criniera D’Argento. Lì vide tutti gli animali, compresa la topolina Elder, ma escluso Crow; tutti circondavano Criniera D’Argento. Quando Anna arrivò, lo spettacolo che gli si presentò davanti non fu dei più piacevoli: Criniera D’Argento era ancora avvolto da quella luce rossa, che era divenuta di un colore molto scuro, i tentacoli lo stavano ancora stritolando, ma in essi erano cresciute lunghe e grosse spine che gli si erano conficcati nelle carni, inoltre erano divenuti incandescenti. Vi era anche altro, ma Anna non ce la fece più e distolse lo sguardo; si accorse, comunque, che l’unicorno stava come dormendo; respirava appena; accanto a lui vi era un bocciolo di un fiore.

« Elder lo ha fatto precipitare in un sonno senza sogni » le spiegò Valis

« Non lo puoi liberare? » chiese Anna ad Elder

« Squit! » fu la risposta della topolina

« Purtroppo Elder perde ogni potere, compresa la possibilità di parola, quando scendono le tenebre – disse Valis, poi accorgendosi che Anna era terribilmente scossa, aggiunse – Non possiamo fare altro per questa notte; vieni è meglio che riposiamo »

Inutile dire che Anna passò una notte molto agitata.


Vai al Quarto Capitolo

Licenza Creative Commons
Tutti i contenuti di questo sito (anche dove non direttamente specificato) sono realizzati da Andrea Saporito e sono sotto licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported. È comunque permessa la libera traduzione.