Essere una TecnoRaider

Preparazione

«Non riesco a capire cosa significhi – sta spiegando Lea a Jen – Nel sogno i Leoni di Giada mi cavano l’occhio come rituale di ammissione. Non ha alcun senso: innanzitutto io ho quasi perso l’occhio per salvare un bambino, non per uno stupido rituale; in secondo luogo, come ti ho già detto, non mai fatto parte dei Leoni di Giada: quel gruppo si sciolse quando io ero ancora bambina»

«Non è che a qualcosa a che fare con i Leoni di Giada di Flora, Giada e Rubinia?» chiede Jen.

«Non credo: ho iniziato questi sogni sui Leoni di Giada ben prima di sapere il nome del gruppo di loro tre. Non credo nemmeno ai sogni premonitori. No, secondo me, il mio inconscio si è accorto di qualcosa e sta cercando di dirmelo, solo che io non lo capisco»

«Qualcosa sui cadetti?»

«Non saprei. Ho visto tutte le loro schede, gli ho parlato. Quasi tutti loro hanno delle motivazioni… interessanti per far parte delle TecnoRaider. Giusto Stiven: a lei non piacciono i nostri principi. Una possibilità è meglio dargliela, la do a chiunque, ma è meglio tenerla d’occhio»

«Perché dici questo?»

«Perché mente, mente, mente sempre. L’unica cosa che son riuscita a capire è che trova stupidi i nostri principi, ma non riesco a capire cosa vorrebbe dai TecnoRaider»

«Uhm… potrebbe essere un elemento pericoloso»

«Oppure potrebbe cambiare idea una volta entrata in azione. Vedremo. Tutti gli altri invece sono entusiasti, per i più disparti motivi. Un po’ come te che ti piace combattere per difendere»

«Ma non è vero. Io mi sono unita ai TecnoRaider per difendere la gente»

«Combattendo» sorride.

«Non è vero che mi piace la battaglia»

«No? Fin da quando Idol ha trovato la prima Polla, fin da quando è stato inaugurato l’acquedotto Idoliris, tu eri sempre lì pronta ad alzare le mani contro chiunque volesse prendersela coi più deboli»

«Non mi piacciono i prepotenti»

«Sempre in prima linea, il sangue ti ribolle nelle vene quando combatti, sei euforica, eccitata. Sei una guerriera Jen, ma adoperi la tua forza per aiutare gli altri. E questo fa di te un’ottima TecnoRaider – le mette una mano sulla sua – Se Stiven fosse solo la metà di quello che sei tu, sarebbe un buon elemento»

Jen è diventata rossa come un peperone.

***

Flora entra nella sala. Come da istruzioni si spoglia completamente e sale sullla pedana. Pochi secondi dopo, come se un liquido l’avvolgesse, una tuta attillata si forma sulla sua pelle, coprendo piedi, gambe, corpo, braccia, mani e collo, lasciando libera solo la testa. Il tessuto è color verde, robusto, elastico e perfettamente adattato al suo corpo, quasi fosse una seconda pelle. Flora è affascinata: si rimira. Scende dalla pedana indossando gli stivali che si allacciano automaticamente. Prende con sé il casco integrale ed esce, raggiungendo gli altri. Il suo cuore batte a mille e sorride felicissima. Tutti i cadetti sono sull’attenti, tutti con la loro tenuta da tenuta da TecnoRaider ed il casco in mano. Lea è di fronte a loro, anche lei con la sua tenuta da TecnoRaider addosso.

«Reclute TecnoRaider – esordisce – la divisa che avete indosso è un speciale tessuto che vi permette di comunicare con la TecnoRaid, una volta che essa è diventata la vostra armatura cibernetica, permettendovi di comandarla come fosse il vostro corpo. Vi avverto, però, nonostante quel tessuto sia robusto, la trazione a cui è sottoposto è estrema: quando toglierete l’armatura, la metà delle volte si strapperà completamente lasciandovi letteralmente e completamente nude – fanno tutte un salto – Quindi vi consiglio di non togliervi l’armatura in pubblico. Purtroppo, devo anche dirvi che a volte potrà essere necessario: le moto sono di gran lunga più veloci dell’armatura ed in certe situazioni sarete costrette a rischiarvela»

«E cosa facciamo se rimaniamo nude?» chiede Rubinia.

«La sezione logistica delle TecnoRaider vi fornirà tutto quello che è necessario, quando non siete in emergenza, quindi non dovete preoccuparvi. In emergenza, beh, dovrete fare buon viso a cattivo gioco»

«Facile per te parlare ‘ché hai la pelliccia» commenta qualcuno da dietro.

Lea ignora il commento e prende alcune cinture.

«Se doveste indossare l’armatura cibernetica – continua – quando non avete la vostra divisa, posso assicurarvi che fa male, sia che abbiate un altro vestito, sia che siate senza. I tecnici hanno riadattato una vecchia tecnologia. Queste cinture contengono delle “tute di emergenza” caso mai ce ne fosse bisogno. Vi auguro di non doverle mai usare: sono scomode, ruvide e hanno la pessima abitudine di lasciarvi nude nel momento meno opportuno. Usatele solo se costrette»

Consegna le cinture con qualcuno che protesta.

«Ultimo ma non ultimo – continua Lea – le TecnoRaid sono adattate su di voi ed a voi rispondono. Consideratele una vostra estensione e potrete comandarle con facilità. Ora, indossate i caschi e connettetevi al sistema: state per iniziare la vostra Prima Missione! Let’s Go!»

Come un sol uomo, tutte indossano il casco che si autoallaccia e si attiva.

«Uau!» commentano i Leoni di Giada.


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