Un Racconto

capitolo 11: la ruota gira?

Il Gatto ed il Corvo stavano stipati in quella gabbia appesa al soffitto. Micio stava male da morire, ma cercava di non pensarci, anche Corvo si trovava in una brutta situazione. «Cosa pensi che sia successo al gatto nero ed al corvo nero?» chiese Micio.

«Non lo so, io adesso sto pensando a cosa accadrà a noi» rispose il Corvo

«Vergogna! Loro si sono sacrificati per noi e tu non li degni neanche di un pensiero?»

«Scusa, non era quello che intendevo dire; secondo me si è salvato, hai visto quando hanno cercato di prenderlo sotto il loro controllo? Secondo me non possono praticamente nulla contro di lui»

«Perché parli al singolare?»

«Perché secondo me quei due sono la stessa persona. Ora, però, sono preoccupato per quello che accadrà a noi»

«Non ti preoccupare, ce la caveremo – disse Micio cercando di tranquillizzare l’amico; poi la sua voce divenne un sussurro – O almeno lo spero»

Dovete sapere che per fare un poco di male ai due animali, non solo li avevano rinchiusi in una gabbia strettissima, ma l’avevano appesa ad una corda magica: avrebbe dovuto far piombare la gabbia a terra e poi risalirla una volta al minuto; quello che nessuno sapeva è che la gabbia era stata sabotata dall’essenza e così la prima volta che piombò a terra, si sfasciò in mille pezzi; il Gatto ed il Corvo erano doloranti, ma liberi.

«Cerchiamo un’uscita» dissero in coro, ma per quanto cercassero non riuscirono a trovare nulla. Frattanto il Mago e la Strega si erano messi a litigare e tra le varie esplosioni che avvenivano nell’altra stanza, qualcosa passò, colpì una finestra e vi aprì un varco. «Siamo fortunati» disse Micio ed i due animali passarono attraverso la fessura ed iniziarono ad attraversare Foresta Scheletrica.


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